Il Gruffalò, ovvero come un bambino può proteggersi dalle insidie del bosco

Gruffalò

Ho comperato il Gruffalò per caso all’Esselunga, ero curiosa di leggerlo perché avevo sentito una mamma che ne parlava entusiasta. Se devo essere sincera alla prima lettura non mi ha impressionato gran ché. Una storia per niente scontata, è vero, ma forse neanche semplicissima da capire per i bambini.
Anche per mia figlia quattrenne non è stato un amore a prima vista. L’abbiamo letto una sera e bon.

Poi l’ho riproposto qualche giorno dopo, la prima risposta è stata “no, non voglio leggerlo perché fa paura”. E la piccola aveva visto giusto: questo libro parla proprio di come affrontare le paure e i pericoli, racconta infatti che anche un piccolo e furbo topolino può difendersi da grossi nemici cattivi.
Il libro mostra che il pericolo esiste, i mostri esistono.

Bisogna stare attenti, difendersi con i propri mezzi e non perdersi d’animo.

Ultimamente mia figlia chiede di leggerlo, le piace il fatto che sia scritto in rima e le piace ripetere le descrizioni del Gruffalò, che comunque le fanno tanto ridere.
Il libro racconta due storie.
La prima parla di un topolino che si aggira nel bosco incontrando animali che lo vogliono mangiare. Lui, con uno scaltro inganno riesce a liberarsene e, soprattutto, riesce a fare fuggire il terrificante Gruffalò.
La seconda storia è quella della piccola Gruffalò, che di notte scappa dalla sua grotta per andare a cercare il topo tremendo, che tanto tempo prima aveva spaventato a morte il suo papà.
Di nuovo il topolino saprà destreggiarsi nella situazione di pericolo per evitare di finire nel pancino della Gruffalina.
Il topolino è sempre tranquillo e sorridente, non si scompone davanti alle minacce ingannevoli degli animali, che dicono di volerlo invitare a cena, quando è ovvio che nelle loro intenzioni la cena sarebbe proprio lui. Il topolino è calmo ma dice fermamente di no. Poi, usa la sua intelligenza per allontanare da se i cattivi.
Non so dire se il racconto voglia essere di insegnamento ai bambini per i possibili “cattivi” che troveranno sul loro cammino, se voglia dire loro di dire “no” alle persone pericolose e, restando calmi, trovare una via di uscita dalla situazione.
Non so nemmeno se nelle intenzioni dell’autore ci fosse l’idea di esorcizzare le paure e i mostri interiori dei bambini, quelli che puntualmente si nascondono sotto il letto e dentro l’armadio. Anche a loro il bambino può dire no, e fare in modo che scappino via, spaventandoli raccontando loro che sta per arrivare il Gruffalò.
Ad ogni modo questo racconto ha smosso qualcosa nella mia bimba a livello emotivo e ogni lettura diventa una nuova esperienza, una volta fa paura, una volta fa ridere, una volta la lascia interdetta perché la Gruffalina è tanto carina ma alla fine vuole anche lei mangiare il topolino..
Perché una persona carina vorrebbe mangiare il povero topolino?

Tutti spunti su cui riflettere.
Oppure no.
Li lasciamo nel bosco con il Gruffalò.

Il Gruffalò

di Julia Donaldson e Axel Scheffler
Emme Edizioni
80 pagine
Età consigliata: dai 3/4 anni

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